Il 27 febbraio 2027 – nella causa C-203/22 (Dun & Bradstreet Austria) – la Corte di giustizia dell’Unione europea ha chiarito che un consumatore interessato a concludere un contratto di telefonia mobile può pretendere che l’operatore di telefonia mobile spieghi (in forma concisa, trasparente, comprensibile e facilmente accessibile) la procedura e i principi concretamente applicati per utilizzare i dati personali del consumatore e che hanno condotto a negare – sulla base di un procedimento automatizzato – la stipulazione del contratto in quanto il consumatore sarebbe risultato non solvibile.
La pronuncia è interessante anche perché i giudici europei chiariscono che, nell’ipotesi in cui l’operatore telefonico ritenga che le informazioni da fornire al consumatore contengano dati di terzi protetti dal GDPR o segreti commerciali, l’operatore telefonico è comunque tenuto a comunicare le informazioni asseritamente protette all’autorità di controllo o al giudice competenti, cui spetta ponderare i diritti e gli interessi in gioco al fine di determinare la portata del diritto di accesso e di spiegazione previsti dal GDPR.
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https://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=295841&pageIndex=0&doclang=IT&mode=lst&dir=&occ=first&part=1&cid=16626210
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